venerdì 12 luglio 2019

Singing


Del ruolo di cantante mi piace il fatto che, anche se non sai mai come andrà a finire, una volta che sei dietro al microfono, in qualsiasi condizione, non ti resta che fare quello per cui sei lì, ovvero cantare. E siccome cantare significa esporsi, denudarsi, dare in pasto agli altri la propria forza, ma anche le proprie fragilità, è una faccenda viscerale che costringe a una crescita personale. Perché quella sfacciataggine, quel gesto di sana follia che è il mettersi dietro a un microfono, richiede un certo controllo di sé ma soprattutto l'accettazione del fatto che non tutto di sé si può o si deve controllare.


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