lunedì 25 agosto 2014

Amico prestigiatore

Caro amico\a. Mi sono chiesto come tu sia riuscito a trasformare il tutto in niente in così poco spazio. Mi sono detto, forse il trucco sta nel saper piegare i lembi del senso in modo che gli estremi coincidano. Un' ipotesi fantasiosa. Più probabile, diciamocelo, che quel tutto e questo niente coincidessero già in principio. Credo si faccia così, correggimi se sbaglio: si prende quel niente e lo si traveste, con l'abilità del prestigiatore, da idea, da sogno, da visione, da prospettiva; lo si maschera da tutto. Qualche manciata di parole, qualche pennellata di magia, e tutti quegli ingredienti che servono a sentirsi vivi per un pò e un pò di più. Fino a crederci per davvero. Un pò come si fa in amore quando l'amore non c'è ma si vuole che amore sia. Una cosa tutta umana e comprensibile. Ma non ti biasimo. Tutti abbiamo bisogno di specialità in fondo. Un amico speciale. Una emozione speciale. Una storia speciale. Cose speciali da condividere. Insomma per un certo periodo di tempo si alimenta l'illusione, comodo propellente per percorrere tratti di esistenza altrimenti poco interessanti. Solo che il propellente è destinato a esaurirsi. E quando accade, perchè accade sempre, uno tsunami di nudità porta a galla gli stronzi e di quel fantomatico tutto resta solo una manciata di niente. Con rapidità, con cinismo, con semplicità. Boom. Ti invidio. Bisogna esserci portati per un magheggio del genere. Devi esserci portato amico\a. A comparire e scomparire con questa eleganza. Ma non provo risentimento. Perchè, anche se un pò in ritardo sulla tabella di marcia, di noi resta esattamente quello che doveva e poteva restare. Certo è un ritardo che crea un pò di solchi nell'anima. E l'anima, che io sappia, non è materia autolivellante. Almeno la mia. Ma è così che va. Che la vita risponde e si svela, sempre. E lascia scorie a decantare nei bassifondi del sentire. E più scorie lascia e più solido e compatto è il terreno sui cui edificare le fondamenta dei nuovi pezzi di sè. Fai buon viaggio, e che il tuo propellente non si esaurisca mai. Magari procurati una monoposto.

venerdì 22 agosto 2014

Borderline situation

 

Caro ciclista, con quel meraviglioso completino fluorescente da professionista, che chiacchieri a fianco del tuo compagno di avventura occupando mezza corsia e costringendomi a procedere a passo d'uomo mentre devo andare a lavorare, se mi senti arrivare da dietro con questa canzone nell'abitacolo, https://www.youtube.com/watch?v=cC1g6tO6utU, è meglio che ti sposti il più rapidamente possibile verso il bordo della carreggiata, lì dove avresti dovuto stare, onde evitare che io asfalti te e il tuo costosissimo biciclo in fibra di carbonio.



Visioni mistiche

Oggi dopo sei mesi de nullafacenza ho fatto una corsetta di km 5,6999999 periodico. Durante il tragitto ho visto in ordine cronologico: Sanpietro senza le chiavi del portone, la madonna che faceva uncinetto, gli apostoli che giogavano a cricket con un pezzo di pane duro, Pilato che si lavava le mani col viakal, il Redentore che ci dava di Sauvignon e vari dei in tenuta ospedaliera con la barella pronta per il sottoscritto. Ne sono uscito vivo.
 

mercoledì 13 agosto 2014

Paradossi e apparenze


Il grottesco e provocatorio Alice Cooper muore facendosi decapitare ad ogni concerto da una vita, eppure e' un cattolico praticante e vive sano e felice a Detroit. Il brillante Robin Williams ha trascorso la sua a trasmetterci l'arte del sorriso attraverso grandi performance cinematografiche, eppure si e' suicidato in casa in preda alla depressione. Pare che le persone non siano sempre come sembrano.