giovedì 6 novembre 2014

A 90°


Sento dire spesso: bisogna farsi sentire! Ma, per quante vie di comunicazione e contenitori di parole possiamo sperimentare, a promuovere questa o quella leggina per alzata di mano o pressione di un tasto, anche a nostra insaputa, sono loro, che spesso occupano il posto non per vocazione e nobiltà d’animo, ma perché il sistema insegna ormai a tutti che la missione politica offre privilegi senza eguali, un sistema che risucchia i buoni propositi come fosse un buco nero e attrae gli arrampicatori. Quindi in politica abbiamo per lo più persone abili a sgomitare per proprio tornaconto, in stato avanzato di cecità e sordità verso i problemi sociali, consapevoli che l’onda va cavalcata finchè viaggia, perché il meteo politico è sempre incerto e non è dato a nessuno di fare la storia, al massimo di farsi la propria di storia. Possiamo radunarci in blog, possiamo votare tizio e caio nella speranza che..., possiamo documentarci cercando nel vespaio globale, ma se non possiamo opporci concretamente alle porcate che fanno, sapere o non sapere le cose non aiuta, non se ne esce. Per esempio, se, e ripeto se anche avessimo saputo che mentre vendevano le loro costosissime auto blu per poche migliaia di euro, ne stavano contemporaneamente comprando altrettante nuove e grigie nel giardino sul retro, avremmo potuto fermare la cosa? NO. Baviamo alla vista della carota mentre ci inculano col bastone. C'è solo da sperare in un cambio generazionale, che arrivi il momento di seppellire tutte quelle mummie del cazzo, o si sgretolino su se stesse per cedimento strutturale, e si sostituiscano loro persone con rinnovata dignità e indipendenza di pensiero, figlie di un disagio che non è più sopportabile.

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