lunedì 6 ottobre 2014

Turismo postale

Ordino spesso prodotti dall'estero, le transazioni online sono una mia fissa. Abbigliamento, accessori, complementi d'arredo, cose che hanno la semplice caratteristica di non essere ancora mai approdate sul mercato italiano e che con ogni probabilità sono destinate a non arrivarci mai. Insomma, ordino dalla Route 66, dai Fiordi silenziosi, dalle scogliere della Scozia, dalle pendici del Bardarbunga islandese, dalle palafitte della Polinesia francese, dalla terra dei Maraja, dalle cime tempestose delle Ande, dai mercatini di Istambul... Ordino anche in culo alla Luna se vi trovo cose belle, perchè il mondo è pieno di cose belle, concepite da gente con gusto e una storia, cose che sono come quelle pagine di libri che sembrano essere state scritte apposta per te, per quegli angoli di te che non trovano mai adeguata carezza. E arriva tutto regolarmente in una settimana poco più, con quella dignitosa rintracciabilità che qualsiasi servizio postale degno di questo nome dovrebbe garantire. Come la roba varca le Alpi signori, un casino. Un casino che farebbe impallidire Annibale e indurrebbe i suoi elefanti a un rapido suicidio. Per esempio, ora ci sono un pacchetto dalla Finlandia e uno dalla Thailandia persi da due settimane nei meandri dell'altipiano carsico!!! Hanno fatto un giro che non sto a dire, toccando 3-4 città italiane, così per sport, per finire il giro turistico nell'ufficio postale della zona in cui vivo. Uno di questi l'hanno portato fuori a fare la pipì e pare che non trovando il nuovo padrone abbia deciso di tornarsene nel Paese da cui è venuto. Il responsabile della posta, un tizio con lo scazzo incorporato e una flemma fuori dal comune, con tono arrogantemente composto, stamane mi fa: "eh, signore mio, che le devo dì? arriverà!". La signora dell'assistenza telefonica invece, mi spiega che loro dello sportello pubblico, e quelli che la posta te la portano a casa, sono due entità separate, e che devo chiedere a loro, ma non hanno un numero di cellulare, non hanno un ufficio, non hanno un nome, non esistono...sono entità virtuali che si materializzano al portone di casa tua, se ci arrivano, consegnano quello che c'è da consegnare, se non lo hanno perso, e poi si dematerializzano. Quindi sono qui, che aspetto sti pacchi meravigliosi da settimane, e nessuno sa dirmi nulla. Hanno anche fatto di tutto per complicare la procedura per i reclami, sicchè se tu decidi di compilare il moulo apposito in rete scopri che non hai lauree abbastanza per districare la matassa burocratica. Se cerchi di rintracciare la spedizione il sito risponde con un messaggio di errore color porpora inquietudine. Eppure dall'estero ci hanno messo un giorno o due ad arrivare. In sto paese non funziona proprio un cazzo.Comunque siccome qualcuno mi ha chiesto cosa vado a comprarmi dalla Finlandia, allego una foto del peluche di Pulcinella di mare fratercula artica! un meraviglioso volatile che qui da noi non c'è.


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