venerdì 19 settembre 2014

Ultras

Stavo guardando le immagini dei pestaggi allo stadio...uno stewart con un giubbottino fluorescente messo lì come deterrente allo scavalcamento di una linea immaginaria sulle tribune, senza mezzi di difesa o intenti bellicosi, si è preso un cartone in faccia da un folle a petto nudo e adesso se ne sta in ortopedica con la mascella di sbieco. Nel frattempo volavano sedie e bottiglie come fosse la Rivoluzione Francese. E giù saccagnate a destra e a manca, e urla e sputi...Non posso che confermare il mio odio viscerale per gli ultras,  quei decerebrati che portano la violenza sugli spalti e diffondono ideali di violenza anche fuori dagli spalti, come se non avessero alternative esistenziali. Di fatto non ne hanno. E mi dico: non puoi essere semplicemente un tifoso? Se io anche fossi un sostenitore sfegatato di una squadra di calcio avrei piacere mi definissero come un tifoso, semplicemente un tifoso. Ciao...sono un tifoso e mi godo la partita e mi dispiace se la mia squadra del cuore perde. Nella peggiore delle ipotesi potrebbe sfuggirmi un vaffanculo, o potrei litigare con la moglie perchè quel giorno preferisco andare a vedere il derby piuttosto che fare una passeggiata sotto casa. Potrei anche spendere 200 euro per una cazzo di bandiera. Non so. Ma sarei un semplice tifoso. La definizione di ultrà però parla di qualcosa di diverso, e suggerisce un fanatismo di base, un estremismo sostanziale, con il requisito implicito di appartenenza a un gruppo in cui identificarsi. Non esiste di fatto un ultrà senza il suo gruppo. Etimologicamente ultra' viene da una vecchia parola francese che vuol dire "ultra realista", risalente ai tempi della Seconda Restaurazione. Originariamente quindi ha una valenza politica, e fa riferimento a una fascia ben precisa di esponenti di estrema destra che si son dati da fare per ribaltare un pò di strade per due decenni. Quello spirito non si è certo persa per strada, si è solo trasformato in qualcosa di diverso, e poi via via trasferito nel tempo in altri ambiti, tra i quali quello sportivo. Ora, senza entrare in politicismi, che poi mi stanno sui maroni sia a destra che a sinistra che in centro...poichè i politicismi sono solo una manifestazione più o meno contestualizzata di un disagio più profondo...voglio solo dire: ste scimmie mosse dal bisogno di confondersi alla massa per fare casino mi stanno davvero sui coglioni. Lo dico da ex calciatore. Lo dico da musicista. Da cuoco. Da impiegato. Da persona ics. "E da quello che sarò. E sento dire: "Era un bravo ragazzo". Sìììì, solo si è trovato erroneamente in mezzo al parapiglia con una sciarpa in faccia. Ma per piacere. Anime perse. Una volta in Honduras durante una partita i tifosi iniziarono a tirare fuori dei martelli coi quali rompevano gli angoli dei muri per tirarseli addosso. La polizia lasciò tutti dentro, li fece massacrare tra loro, e manganellò chiunque uscisse. Soluzione ideale pure qui?
 



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