martedì 24 giugno 2014

Trascurabili episodi di entomo-nevrosi

Scappotto con i moscerini giuro. Quelli a palletta, con le ali nel mezzo, che non sai dov'è il davanti e il di dietro. Eh, quelli. Ad un tratto appaiono davanti agli occhi, silenziosi, lentiiiiiiiiiii eppure sempre sfuggenti, zac zac!...come pulviscolo appoggiato alla cornea, sai che c'è, sembra lì davanti ma in realtà le distanze sono fasulle, cerchi di metterli a fuoco e ti si accartocciano gli occhi. E poi devono essere di gomma, non capisco, gli consegni il manrovescio e tornano più arzilli di prima, come attaccati a un elastico, è più facile prendere a ceffoni un fiocco di neve; allora tenti di chiuderli in un pugno pregustandone la morte e quando lo apri tutto orgoglione non ci sono già più, forse scappati da qualche minuscola fessura tra le dita, o forse già sulla tua spalla a ridere della faccia che avresti fatto. Credo che se potessimo ingrandire la scena con uno zoom fotonico li vedremmo fare i raid davanti alla faccia, mentre guidiamo, o leggiamo un libro, o facciamo colazione, con un bel dito medio e una sghignazzata alla "Oggy and the cockroaches", per poi sparire dal campo visivo al primo tentativo di reazione!

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