giovedì 24 luglio 2014

Pomodori freschi

Insomma è una mattina di una primavera qualunque, con gli uccellini e tutto il resto...Il campanello si mette a tuonare a un orario improbabile. Sul display la mia sveglia cinese recita le sette e tlentaquattlo. Parecchio stordito mi alzo e mi incammino sfuggendo all’abbraccio morboso delle lenzuola…sapete quando si aggrovigliano alle caviglie facendo mancare gli appoggi? Rischio infatti di schiantarmi sul prefinito dell'IKEA, ma vinco e vado ad aprire sopprimendo qualche imprecazione…che non è bello scomodare gli dei di primo mattino mentre fanno colazione. Per la cronaca sono in mutande, l'orientamento scarseggia e l’alito abbonda. Abbasso la maniglia a peso morto confidando nella forza di gravità...perchè effettivamente mi sento morto, non so se ce l'avete mai avuta questa sensazione di sentirvi un pò morti...io sì, ma per fortuna la gravità collabora 24 su 24. Così, la abbasso e già alla prima impercettibile rotazione della blindata sui cardini mi vedo un’ombra oblunga, sinistra, spinta dalla luce di fuori, infilarsi prepotentemente in casa e andare ad appoggiarsi sui miei piedi nudi…A rotazione completa mi entra nella visuale annebbiata dalle caccole una faccia intarsiata dal tempo…metto un attimo a fuoco e chi vedo? è il vecchio del piano di sopra…avete presente il tipico anziano del condominio, che sta lì da prima di tutti, che sembra averlo forgiato lui il condominio, a mani nude, per poi autoproclamarsi capo del condominio, e starsene appollaiato come un condor a verificare che tutto fili liscio secondo la sua legislazione? Ecco, quel tipo di anziano. Quindi, lo vedo e subito ho la sensazione che mi stia guardando come un contadino guarderebbe un cane randagio che gli ha pisciato sui pomodori freschi appena raccolti…cerco i pomodori freschi, da qualche parte in casa…niente, inquadro solo una scarpa marrone sormontata da pantaloni a coste blu e deformata da un alluce valgo…Passano credo due meravigliosi silenziosi secondi…torno a ripercorrere, più su, i solchi di quel volto secolare dipinto dal malcontento…poi boom, una insanabile roboante follia si infila nei miei timpani dormienti: "Giovanotto! Gliel'ho detto mille volte di non lasciare la pianta in mezzo al pianerottolo!!"...Visto che ancora non so come mi chiamo. la cosa mi prende in leggero contropiede…così, cerco di fare mente locale. Lì per lì, in linea con il mio caratterino, l’istinto mi suggerisce di disporre i pensieri in un offensivo 3-4-3, ma i neuroni mancano all’appello. Probabilmente sono rimasti indietro in quel sogno interrotto…che poi era anche un bel sogno, di spazi senza fine e bocche di corallo e altri triccheballacche che non sto a dire. Allora decido di schierare le mie umili riserve in un 5-4-1 di contenimento (schieramento che mi pare nel calcio non è ancora stato concepito)…ma solo due lettere…solo due, strisciando come schiavi spartani umiliati dalle scudisciate del padrone, riescono ad uscirmi dalle labbra: "Sì !!”…L'anziano si gira soddisfatto, appoggia perterra il mio vaso con la mia pianta dentro, e se ne va augurandomi il buongiorno. Che dire, bisogna ricordarsi di non pisciare mai sui pomodori del vicino, specie se sono freschi. Comunque lo ringrazio perchè dopo quel giorno sono diventato un esperto di logistica floreale in ambito condominiale. Se avete dubbi su come disporle negli spazi comuni scrivetemi pure.

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